Nel romanzo MISTER OKAY c’è un lungo capitolo dedicato agli interpreti di Mister Okay per lo schermo. Si tratta in realtà di uno stralcio della tesi di laurea del biografo ufficiale di Mister Okay di cui quivi blablavamo proprio ieri.
Tra i tanti c’è anche la versione p*rn*, Tano Wadd. La sua figura, tra l’altro, fa da ponte a un altro argomento trattato diffusamente nel romanzo: l’ipersessualità di Mister Okay, che gli costerà cara come sanno bene i nostri lettori, e che tratteremo prossimamente.
A seguire la bio completa:
Tano Wadd fu protagonista della fortunata serie di Muster Porn-kay, che ammiccava sfacciatamente alla figura dell’Uomo delle Stelle, colto dal punto di vista della sua inesauribile libido.
Tano Wadd fu pescato nel giro dei gigolò di alto bordo.
S’era costruito una certa nomea tra le attempate e danarose clienti della high class per i suoi tempi prolungati e le sue inesauribili energie. Fisico da culturista e attrezzatura di una lunghezza più che fotogenica, fu scelto anche per una vaga somiglianza con il personaggio di riferimento.
Girò in tutto una dozzina di filmetti osé (numero che fu in seguito gonfiato sino a raggiungere la ventina, grazie a tagli, inserti e rimontaggi). Le trame erano stiracchiate, gli effetti visivi e gli effetti speciali si riducevano a voli maldestramente simulati davanti a poster di cieli azzurri appesi come sfondo o prove di forza con l’attore impegnato a liftare automezzi rifatti con il cartone. Intanto non era quello a interessare lo spettatore, quelli erano riempitivi, che il fruitore-tipo manda avanti veloce per approdare il prima possibile alle scene clou.
Per rendere quanto più mimetico-realistica la ricostruzione dell’intimità misterocheiana, al tecnico effettista era stato richiesto di mettere a punto una strana gabbietta dal meccanismo a biella-manovella ‒ dove era stato presumibilmente speso quasi per intero il parco budget –. Dentro sarebbe stato inserito il grosso membro del primattore allo scopo di imitare il singolare movimento pneumatico della loro principale fonte di ispirazione.
Un vasto gineceo di attricette dall’aria più o meno cosciente concessero le loro grazie a Muster Porn-kay, impersonando eroine o avversarie, immancabilmente sedotte dal protagonista. Tra le tante ricordiamo tale Gwen Newg nei panni di Undostres Betright, evidente parodia di Mistress Catfight, e Galina Cacalova in quelli di Friendly Frenzy, personaggio invece inventato di sana pianta. Sono rimasti nell’immaginario collettivo gli acrobatici accoppiamenti tra astri di cartapesta, appesi a fili di nylon, o tra i flutti oceanici, riprodotti dentro la piscinetta dei figli del produttore.
Tano Wadd terminò la carriera la volta che, durante le riprese di Muster Porn-kay contro la Lega delle Ninfosmaniose, l’aggeggio si inceppò e andò in corto, strappandogli di netto lo “strumento del mestiere”. Per non sprecare niente, la raccapricciante scena con il povero Tano che tenta di fermare il copioso spruzzo di sangue dall’inguine nella versione finale è rimasta.
Precipitato nella spirale di un odio irrazionale verso la celebrità che era stato chiamato a interpretare, Tano finì per diventare il factotum agli ordini di Mistress Catfight (quella vera), da lei rinominato “il Servo Cappone”.
dal cap. Essere o non essere Okay, tratto dal romanzo MISTER OKAY, Korm ent. edizioni, 2024
