Andrà così: per sgominare una volta per tutte guerre, sopraffazioni di una nazione sull’altra, sfruttamenti e continui scontri diplomatici, Mister Okay perorerà la causa di una federazione di tutti gli stati del mondo sotto un unico governo pannazionale.
Che ne uscirà fuori?
Melting pot or salad bowl?
La definitiva fusione dei popoli arrecherà un sano mix multiculturale o un mischione in cui gli individui non riusciranno più a trovare un proprio principio identitario, affogando in un mare magnum caotico e indistinguibile?
Può darsi invece che gli umani ritrovino la loro essenza comune, misconosciuta da quando, da quell’unico nucleo che generò la razza dell’homo sapiens sapiens nel centro dell’Africa, l’umanità poi si disperse su tutte le terreferme disponibili.
Del resto, conoscete “la teoria dell’imbuto”? Quando la ancora esigua comunità dei nostri ancestri fu decimata da un’ignota catastrofe, come potrebbe essere stata la colossale eruzione di un vulcano per esempio?
Ne rimasero vivi circa 8.000. Questo ci dice lo studio genetico del nostro dna. Da quegli 8.000 siamo arrivati a 8.000.000.000. Un milione di volte di più rispetto alla partenza, in una manciata di migliaia di anni. Si sono dati da fare, eh?! Si capisce che non avessero l’olovisore dentro la capanna.
Tutti da quel piccolo villaggio veniamo. Non sarebbe poi così difficile ritrovare le affinità interpersonali.
Comunque non è questo l’oggetto del contendere, almeno nel presente articolo. Ce ne occuperemo, magari, un’altra volta…
Tornando a noi, come tutte le confederazioni, il mondo sarà suddiviso in zone, amministrate dai governatori locali, che faranno capo al Presidente insediato nel Palazzo del Comando a Catchemall Capitol, City, la capitale pannazionale.
E chi sarà il primo presidente pannazionale?
Tale Ric Lapalula, ex-crooner, uomo dotato di un fascino che il declino fisico non sembra aver intaccato più di tanto. Eletto con percentuali “bulgare”, peraltro (considerando che siamo in tema elettorale).
Ci sarà chi blablerà che la figura presidenziale altro non sia che una testa di moro, chiamata a declamare ordini in realtà imposti dal vero dominatore del pianeta, il Paladino Alato, l’Uomo dell’Avvenire, l’Eroe delle Stelle… Mister Okay!
Noi, ora, per non perderci in inutili congetture, diamo voce al brano di riferimento:
“Il primo a essere creato Presidente Pannazionale tramite regolari elezioni fu il Sig. Ric Lapalula. Per stravincere alle consultazioni, sfiorando il 79% dei voti, non aveva dovuto far altro che annunciare la propria candidatura. L’innato charme di cui grondava da ogni singolo poro, sin da quando ancora calcava le scene con l’espressivo nomignolo di “Ugola Orgasmica”, aveva fatto il resto. All’epoca, ogni volta che intonava una canzone, con quella sua suadente voce all’olio d’oliva, si diceva che un cigno morisse e, prima di tirare le zampe, cinguettasse il suo canto più bello. Elegantissimo nel suo sparato autoilluminante e nel redingote in ecopelle fotocromatica, gli occhi cerulei dal taglio malandrino, il passo soffice da ballerino di tre cotte. Il uappo ciuffo biondo da mustang indomabile di cui avevano goduto ai tempi d’oro le sue groupie, con il tempo s’era piuttosto ammosciato e ormai, insieme al progressivo appesantimento del volto, gli conferiva più che altro il placido aspetto di uno yak. Il che andava anche bene, dando un’aria paterna, bonaria e affidabile all’intera complessione.
Non era granché preparato, Ric, alle logiche dell’alta politica, ma del resto non è che gli servisse più di tanto: le linee-guida gli sarebbero comunque state suggerite dall’alto (perlomeno da 10.000 piedi d’altezza…).
Occorreva la sua voce bassa e melodiosa, solo quella, per annunciare urbi et orbi, alla stregua di un semplice passacarte, risoluzioni e direttive già pronte, in diretta dallo Studio Ellissoide.”
In poche parole, presidenti si alterneranno, mentre il potere occulto che maldestramente celeranno, rappresentato non dal solito tanto spesso acclamato uomo forte, bensì dall’Uomo Ultraforzuto, permarrà.
Il resto, al solito, lo trovate qui.