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FLEXIMAN, PENSACI TU!

Colpisce nottetempo, avvolto dall’oscurità, e poi swoosha via, inafferrabile, tal quale alla Primula Rossa. Il soprannome è al singolare ma tutto fa mumblemumblare (immagini delle telecamere a circuito chiuso comprese) che siano più di uno ad agire per spalleggiarsi l’un l’altro. Verrebbe da dire che si fanno da palo a vicenda, ma i pali in realtà sono le principale vittime dei loro apprezzatissimi vandalismi. 

La vox populi fin dall’inizio l’ha battezzato “Fleximan”. Non si sa bene chi sia stato il primo a farlo. In queste cose è sempre un po’ come la questione di fiore e amore: “Il primo che ha paragonato l’amore a un fiore era un genio, il secondo era un cretino”. C’è uno che trova il nomignolo giusto, quello che fa subito presa, e tutti gli altri dietro.

L’epiteto deriva dal fatto che l’ignoto figuro giringira dotato di un flessibile, che adopera per abbattere come tanti alberelli artificiali le pertiche di metallo su cui sono montati gli autovelox ormai disseminati in qualsiasi angolo degli anche più sperduti paesucoli d’Italia. Il nome richiama quello di un qualche supereroe e come tale viene percepito dagli automobilisti, specie da quelli più volte sanzionati per qualche violazione su strada. 

La cronologia delle sue acclamate bravate parte dal Veneto, per allargarsi molto presto a zone circonvicine e poi un po’ dappertutto, di slancio, ovunque ci sia un f*ttut* rilevatore automatico di velocità che la cittadinanza autoctona da un bel pezzo stramaledice.

Gran parte della Rete sta wowowando le gesta del trasgressore, e dei probabili copycat. D’altronde, lo stesso Mister Okay ha avuto degli emulatori, giusto per reflasharlo: i MЯOKs, che, più realisti del re, facevano le ronde per imporre le regole del loro personaggio di riferimento a chiunque vi si mostrasse anche solo pallidamente refrattario… 

In questo clima da sollevazione di popolo, il procuratore trevigiano, tal Marco Martani (iniziali allitteranti come nella miglior tradizione degli arcinemici del supereroe in carica), da buon cacasentenze, ci tiene a far sapere che… 

chiunque inneggi alle malefatte del suindicato paladino rischia di venire imputato lui pure per “apologia di reato”, niente meno. Il suo giudizio viene accompagnato dall’unanime coro di sindaci, amministrazioni locali, comando dei vigili urbani.  

Tali onnipresenti ordigni, svettanti da treppiedi, guardrail e aste, con tutte le putative buone intenzioni iniziali, si sono presto trasformati in trappole installate per tirare su soldi e refillare le casse delle municipalità interessate, che gli amministratori hanno prima pensato a svuotare improvvidamente. 

Dati alla mano, gli autovelox hanno superato ormai la quota spropositata di 11.000 unità! (mentre in Francia, tanto per fare un paio di paragoni con territori nazionali ben più estesi, sono molti meno di 4.000, in Germania molti meno di 5.000…).

Spesso li si vede (per modo di dire, considerando che il più delle volte, contro lo stesso codice della strada, sembrano piazzati in modo che nessuno li adocchi per tempo, proprio come il cacciatore camuffa il calappio sotto le foglie) posizionati lungo strade tranquille, dritte, senza attraversamenti, che presentano velocità incomprensibili per un tipo di tratto come quelli, quasi che la giunta avesse arbitrariamente scelto una velocità di percorrenza volutamente illogica nella speranza di poter fotografare l’automobilista di passaggio a una distanza fratto tempo superiore, così da potergli commutare l’esosa contravvenzione che ne consegue. 

E di fronte all’insofferenza popolare che si manifesta attraverso atti e plausi questa compagnia di vomita-multe si pone qualche domanda sul proprio operato? “Avremo mica esagerato a cercare di spillare soldi in tutti i modi a quegli stessi cittadini che ci hanno votato per starcene culati dietro le nostre scrivanie profumatamente pagati?” gli vien da domandarsi?

Ennò, figurati. Scollegati come sono tra la realtà quotidiana e la virtualità delle loro rendicontazioni comunali vengono ancora a farci la morale…

Giunge notizia che alle calcagna di Fleximan siano state sguinzagliate un centinaio di pattuglie, proprio quelle che di solito mancano per contrastare la criminalità dilagante per le strade delle nostre città… Mister Okay, ma quando arrivi?!

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