Immaginate un essere antropomorfo, o iperumano, tutto muscoli, alto quasi 3 metri che fischia giù in picchiata dal cielo azzurro nel pieno centro di una metropoli di un futuro non troppo prossimo.

Proprio a questo è toccato assistere al cineamatore bengalese in gita turistica insieme all’intera famigliola mentre si trovava a Castle Plaza, Turin City, il giorno in cui Mister Okay atterrò, giungendo chissà da dove, per la prima volta sul nostro pianeta.

Mettiamoci nei suoi panni (con tanto di aloni sotto ascella per via della calura di quel 7 del mesesettimo: lo stupore deve essere stato grandioso. Da lì in poi per l’intera razza umana fu tutto un crescendo (come pure per tutti gli esseri senzienti in genere, considerando i grandi apporti che, nel corso degli anni, Mister Okay è riuscito a imprimere all’intero ecosistema, oltre che alle strutture e sovrastrutture sociali).

Mister Okay è totipotente. Prova a inventarti un potere sovrumano… Ecco, sicuro lui ce l’ha!

Ridà vita ai deserti sgocciolandoci sopra un iceberg che porta in volo appoggiato sulla schiena, abbatte meteoriti a pugni, congela gli oceani a fiato, colliqua i metalli con la vista.

Ma il potere più grande di tutti è il carisma: il suo bel volto sorridente, il suo tono di voce flautato, il suo penetrante sguardo rossastro lo rendono un dominatore delle folle. Dove non arriva la sua potenza, arrivano facondia e savoir-faire. Non è stato lui personalmente a promuovere e approvare le nuove leggi politiche ed economiche, ma è stato senz’altro lui a caldeggiarne l’attuazione. D’altronde, come dire di no a un colosso capace di polverizzare un intero subcontinente con il solo schiocco delle dita?!

Il cittadino medio per primo ha giovato di questo avvento inatteso: fine di tutte le guerre, unificazione irenica di tutte le nazioni del mondo sotto un’unica confederazione, bonifica ambientale su scala globale, soppressione di tutte le religioni, sconfitta della povertà, welfare generalizzato, eliminazione dei principali fenomeni criminali.

Vivere nell’era dominata da Mister Okay è come vivere un sogno collettivo. Abbiamo la fortuna di essere nati in un’epoca in cui l’umanità ha finalmente raggiunto tutte quelle conquiste morali e sociali che politica, ideologia, filosofia e religioni varie le avevano promesso invano per millenni.

Chi potrebbe desiderare qualcosa di meglio? Chi potrebbe mai anche solo pensare di voler vivere al di fuori di questo concretizzato paradiso terrestre?

Mai dire mai…